Giornata da dimenticare per l’Italia al Masters 1000 di Shanghai. Tutti e tre gli azzurri in campo sono stati eliminati. Fuori Flavio Cobolli, Mattia Bellucci e Luca Nardi, con delle sconfitte che hanno però un peso specifico diverso.
Cobolli ha sofferto l’umidità e in generale non è sembrato in forma, con acciacchi che non gli permettono di performare come sa. Il romano, numero 22 del mondo, ha perso in due set contro lo spagnolo Munar (7-5 6-1 il punteggio). Tanti, troppi errori da parte di Flavio, apparso davvero stanco, con un crollo netto nel secondo set. Nel primo, Cobolli ha comunque lottato fino al 6-5, quando ha subito il break che di fatto non ha chiuso solo il parziale, ma anche la partita, con un ultimo game veramente orrendo, dove Cobolli ha sbagliato davvero tutto quello che si può sbagliare. Nel secondo non c’è stata partita, con l’azzurro che ha davvero rischiato il bagel.
Niente da fare anche per Luca Nardi, n. 88 al mondo, che perso col punteggio di 6-3 7-6 (4) da Giovanni Mpetshi Perricard (n. 37 al mondo). L’italiano si è difeso bene, contro un giocatore (per ora) più solido. Primo set deciso da un break al sesto game a favore del francese, mentre nel secondo si è arrivati al tie break ma lì Perricard è stato bravo e freddo nei momenti che contano: dopotutto, davvero pochi giocatori giocano tanti tie break come lui. Bellucci, numero 64 del ranking mondiale, si è arreso in due set al ceco Thomas Machac, numero 22 Atp, con il punteggio di 6-3 6-4. Partita anche divertente, quella tra i due, con un paio di highlights di Bellucci che hanno mandato in visibilio il pubblico cinese, compreso un tweener di pregevolissima fattura, col punto poi chiuso con una micidiale accelerazione di dritto.
Per quanto riguarda gli altri big, sconfitta a sorpresa di Ben Shelton, numero 6 del mondo, che ha perso 6-2 6-4 contro il redivivo David Goffin. Con tutto il rispetto per il belga, si è visto come la spalla di "Big Ben" non sia ancora a posto, dato che la palla andava la metà del solito in tutto il match. Vero che alle Finals di Torino manca un mese, ma il tempo per recuperare, per Shelton, non è moltissimo. Debutto anche per Novak Djokovic: la testa di serie numero 4, con tanta ruggine addosso, è riuscito comunque a battere, in uno dei primi turni più "longevi" della storia (75 anni in due) Marin Cilic, con il punteggio di 7-6 (2) 6-4. Per il serbo la strada per entrare in forma è ancora lunga.