Arrivano i primi verdetti dagli ottavi di finale degli Europei. E la notizia è che la corazzata serba, la grande favorita alla vigilia del torneo, cade contro la Finlandia di uno strepitoso Markkanen.Passano Germania e Turchia, battendo rispettivamente Portogallo e Svezia. Cade invece la Lettonia di Banchi contro la Lituania. Domani sapremo il tabellone completo dei quarti, con l’Italia che scenderà in campo alle 17.30 contro la Slovenia di Doncic.
Ogni partita è una storia a sé stante. Lo sa bene la Turchia: dopo aver battuto la Serbia nella fase precedente di questi Europei, la squadra di Ataman patisce la Svezia per tutto il primo tempo, prima di riuscire ad indirizzare la gara su binari favorevoli nel terzo parziale. È una giornata no al tiro per i turchi, che realizzano appena il 39% delle loro conclusioni dal campo: a salvarli è l’ottimo lavoro svolto a guardia del proprio ferro e la presenza costante a rimbalzo. L’uomo della provvidenza è il solito Sengun con 24 punti, 16 rimbalzi e 6 assist.
Nonostante l’ampio gap, per la Germania è una vittoria meno scontata di quanto lascerebbe intendere il tabellino: il Portogallo resta avanti per larga parte della prima metà di gara, ma vanifica tutto subendo un impietoso parziale di 33-7 nell’ultimo quarto. Ciò che manca maggiormente ai lusitani è la fase di transizione: nemmeno un singolo canestro prodotto in contropiede. La doppia doppia da 18 punti e 11 rimbalzi di Neemias Queta non basta quindi per superare il trio Wagner-Schroder-Bonga.
Si conclude amaramente l’esperienza di Luca Banchi sulla panchina della Lettonia, che perde a Riga, a casa propria, contro una Lituania impeccabile, al comando dal primo all’ultimo minuto. Il match viene immediatamente indirizzato dalle triple di Velicka (Mvp con 21 punti e 12 assist), mentre per larghi tratti la Lettonia non trova nessuna sicurezza al di fuori di Porzingis. Nel finale sale tardivamente in cattedra Lomazs, ma il solco scavato dalla squadra di Kurtinaitis è ormai troppo ampio.
Che tonfo per la Serbia! Jokic e compagni soffrono terribilmente la Finlandia di Markkanen (miglior giocatore con 29 punti e 8 rimbalzi), che porta i suoi al comando in doppia cifra già nei primi minuti di gara. Per la squadra di Pesic le difficoltà maggiori si vedono sotto canestro: nel finale la stella dei Nuggets prova a metterci una pezza, ma nel momento più insospettabile, proprio quando la Serbia sembrava poter prendere in mano la partita, si infiamma dall’arco Elias Valtonen, che produce lo strappo decisivo.
Germania: Wagner e Schroder 16, Bonga 15 Portogallo: Queta 18, Williams 8, Gameiro 7
Turchia: Sengun 24, Osman 17, Osmani 14
Svezia: Hakanson 16, Larsson e Gaddefors 15
Lituania: Velicka 21, Tubelis e Sirvydis 18
Lettonia: Porzingis 34, Lomazs 21, Smits 8
Serbia: Jokic 33, Jovic 20, Dobric 9
Finlandia: Markkanen 29, Jantunen 15, Valtonen 13